Un Week end a Norcia sulle orme di San Benedetto

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Ora et labora, l’attuale motto monastico di San Benedetto che lo ha reso patrono d’Europa.

Al  Capisterium si possono effettuare piacevoli escursioni anche religiose, e la più importante è quella del cammino di San Benedetto. I pellegrini che arrivano al b&b, si apprestano a percorrere il primo passo del cammino .

Un cammino tra le bellezze naturali e artistiche uniche !

Il Cammino di San Benedetto, è nato per far conoscere al pellegrino la magia di momenti indimenticabili, fra la bellezza di madre natura e una ricerca interiore concentrata sulle orme di San Benedetto. Unisce le tre città benedettine Norcia, Subiaco e Montecassino con un percorso a piedi di 300 chilometri che parte dall’Umbria, al terzo giorno entra nel Lazio, passa il rietino nei luoghi cari a San Francesco, poisegue nei monti Simbruini per arrivare a Montecassino dopo 16 giorni dicammino. Un viaggio non solo immerso nel mondo di San Benedetto, ma che attraversa luoghi di santi come, Santa Rita da Cascia, Francesco d’Assisi, Tommaso d’Aquino.


 Una passeggiata fino alle pendici del Monastero di San Benedetto in monte !

Dal Capisterium si può raggiungere facilmente il Monastero in Monte, luogo dove vive la comunità dei monaci a Norcia che osserva giornalmente gli antichi dettami della regola diSan Benedetto. La messa conventuale cantata in gregoriano delle 10.00 è apertaai fedeli tutti i giorni, inoltre i vespri: 18.15/17.15 ( Inverno / Festivi) 
18.00/17.00 ( Estate/Festivi )
 
 
 E ancora spettacolo ! cosa altro c’è ?

Durante il week end a Norcia, si possono ammirare una miriade di bellezze naturali, tra queste la sorgente del Torbidone che sfocia a 1 km dal Capisterium.

Castelluccio e le Marcite ambienti naturali unici !
 
Un altro punto di attrazione turistica, che non perde fascino, è Castelluccio di Norcia con i suoi magici colori che cambiano durante le stagioni, rende il paesaggio unico da mozzare il fiato. La nascita del paese non risalirebbe a prima del secolo XIII, gli stessi documenti parlano comunque di un castello preesistente. La presenza umana nei grandi pascoli della zona, collegata agli allevamenti di ovini edalla transumanza, risalirebbe all’età del Bronzo medio, epoca del fiorire della cultura appenninica; Uno straordinario ritrovamento di frammenti di terracotta di età romana presso la Fonte di Cànatra, in un punto adatto ad un insediamento umano, porta indietro nei secoli la data della prima colonizzazione di questi mitici luoghi. Castelluccio di Norcia è considerato un paese, con uno charme mitologico non indifferente tra fiaba e realtà.
 

Le Marcite, tesori verdi di Norcia !


Continuando nell’itinerario del week end si può arrivare a scoprire le “Marcite” di Norcia. Sono prati perennemente irrigui, l’acqua sorgiva presente nelle Marcite, ha consentito la realizzazione di un complesso sistema irriguo,tale da permettere la produzione di foraggio per tutto l’anno. I prati perenni dell’area e la continua presenza dell’acqua a una temperatura che si mantieneattorno agli 11 gradi erano appunto falciabili, grazie a queste particolari condizioni. Nel V-VI sec. d.C., i monaci dell’Ordine di S. Benedetto posero in opera i primi sistemi per la realizzazione della rete dei canali e delle chiuse per convogliare l’acqua e consentire l’allagamento dei prati palustri consistenti in massa erbosa molto compatta e profonda.

 
La Grande Quercia, un Sogno…

Arrivati a Nottoria di Norcia, si erge nella sua totale maestosità uno degli alberi più importanti dell’Umbria, ultra secolare di 300 anni con le sue misure imponenti, 22 mt di altezza, una circonferenza del tronco di 5,10 mt, e un raggio della chioma che supera i 30 mt. Nel periodo primaverile diventa di un verde lussureggiante di una bellezza unica.

F.G


 
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